Ad Atena

Il due di aprile del MMXVIII, dopo un anno circa, Atena ha preso un altra strada, verso un’altra famiglia, grazie di tutto l’amore che mi hai trasmesso, grazie per la tua incondizionata fedeltà, grazie per la forte protezione che hai avuto durante le nostre uscite, grazie per avermi tenuto compagnia, grazie per aver accompagnato Diana – la tua sorellastra – nel percorso di crescita, già manchi anche a lei.

Forse e fisiologico, nella mia vita marzo e aprile – ma soprattutto il primo – rappresentano il tempo dei distacchi definitivi, delle fratture micro-cosmiche, delle chiusure inderogabili col vissuto, delle cesure temporali. È come se la primavera risvegliasse una nuova vita proprio a significare una rinascita, però, dolorosa, come fosse un parto – pur non potendo mai sapere cosa si prova con questo – consapevole e ignoto. Perché il passaggio dalla vecchia alla nuova vita può rappresentare una infinità di sorprese, di che tipo non mi è dato saperlo, so solo che devo essere pronto. 😔

Atena
Atena nella nuova cuccia. Foto del XXX marzo MMXVII
Atena
Atena fa la pennichella.
Foto del XXX marzo MMXVII
Atena
Foto del XXX marzo MMXVII
Atena
Atena fa il riposino.
Foto del XXX marzo MMXVII
Atena
Atena pronta per il riposino.
Foto del XXX marzo MMXVII
Atena
Atena fa il riposino.
Foto del XXX marzo MMXVII
Atena
Atena si addormenta su me.
Foto del XXXI marzo MMXVII
Atena
Atena si addormenta su me.
Foto del XXXI marzo MMXVII
Atena
Atena mi guarda.
Foto del XXXI marzo MMXVII
Atena
Pennichella al sole
Foto del I aprile MMXVII
Atena
Buongiorno mondo. Colazione appena finita.
Foto del II aprile MMXVII
Atena
Buona cena
Foto del II aprile MMXVII
Atena
Foto del IV aprile MMXVII
Atena
Foto del IV aprile MMXVII
Atena
Foto del IV aprile MMXVII
Atena
Foto del V aprile MMXVII