Pensiero su Archi, immigrazione e attuali politicanti reggini

Ricordo quando, due anni fa circa, alcune donne vennero molestate sul bus ATAM SpA numero 14 che collega la tratta Archi-Gebbione, da alcuni immigrati. Allora scendemmo in strada a protestare. Sapete cosa scrisse la stampa di regime? 

“ARCHI, MANIFESTAZIONE DELLA NDRANGHETA E DELLA DESTRA EVERSIVA”

Eravamo molti quel giorno, la maggior parte erano donne con figli a seguito che urlavano al mondo intero l’istanza di totale sicurezza sui mezzi pubblici e nel territorio di Archi, nessuno di noi sapeva, e sa, cosa fosse la ndrangheta o la destra eversiva, eppure ci trovammo questo bel titolone con tanto di articolo. A quel tempo il territorio di Archi era stato brillantemente farcito di immigrati presso delle strutture pubbliche da questa attuale amministrazione comunale composta da sedicenti politicanti, buona parte di essi figli di papà, che con le dovute raccomandazioni e favoritismi hanno avuto certezza di un posto assicurato dentro il Palazzo Comunale. In campagna elettorale hanno promesso mari e monti per le periferie e per il centro, ma oggi cosa ci ritroviamo? La quasi unanime insoddisfazione di tutti i cittadini. Quasi unanime perché mancano quei pochi numeri che rappresentano i parenti e gli amici che hanno ricevuto favori da questi politicanti, politicanti che ormai hanno esaurito il loro corso, forse prima di averlo cominciato.