Gli immigrati ad Archi stanno superando ogni limite, la nostra Stazione FS rischia di diventare una baraccopoli. Gli immigrati dormono nel sottopassaggio con conseguente utilizzo dello stesso a mero luogo deputato al servizio igienico per l’espletamento dei loro sporchi bisogni fisiologici (minzione e defecazione). Si è così reputato di intervenire repentinamente segnalando alla Caserma dei Carabinieri della zona questa indecorosa situazione. Il nostro territorio è continuamente invaso da questi schiavi voluti dai Poteri Forti che mercificano sulla loro pelle e il cittadino residente continua a subire ogni sopruso, non è possibile che questi immigrati camminino a piede libero nel nostro territorio, che compiano atti indecorosi nei confronti della nostra sicurezza pubblica.
Oggi vi è l’esigenza di presidiare e tutelare il nostro territorio, esigenza che nasce dallo stato di cose che discendono da questo periodo in cui l’imperialismo e il mondialismo finanziario – da un lato – avverte l’esigenza di penetrare in alcuni territori c.d. “poveri” per acquisire ricchezze naturali e privilegi politici e – dall’altro – tramite sotterfugi legislativi sovranazionali ha aperto le frontiere nazionali per dar riparo al flusso clandestino di esseri umani vittime di questo sistema. La Prefettura di Reggio Calabria, tramite l’organo del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, prenda coscienza di questa incresciosa situazione e restituisca ai cittadini tutti quei luoghi oggi adibiti a un vero e proprio campo di concentramento sotto mentite spoglie di un centro d’accoglienza per immigrati, un possibile bacino elettorale, un possibile contenitore di schiavi del lavoro nero, una possibile cisterna di manovalanza della criminalità locale.

Per quanto riguarda un qualche possibile appello al primo cittadino, lo si risparmia molto volentieri dopo che, questo, fu – e lo è tutt’ora – uno di quei sostenitori, e questo è un male, della loro schiavitù. Il mondo intero ricorda bene quando, nell’agosto del 2015, non esitava a ostentare il suo – secondo lui – splendido operato per aver sfruttato questi immigrati a pulire l’ex scuola elementare ed ex distaccamento universitario sito in Archi, un edificio di destinazione pubblica finito per essere la discarica umana finalizzata alla tratta di schiavitù che le politiche europee – sotto mentite spoglie – stanno adottando e che oggi vede incubati questi immigrati.
Un sindaco la cui appartenenza politica è l’asservimento al Grande Palazzo e non, come dovrebbe essere, l’operato in favore dei cittadini che si vedono minacciati non solo dall’invasione ma dall’ostentato consenso di chi, invece, dovrebbe schierarsi a spron battuto contro ogni tipo di fenomeno che possa minare la sicurezza sul territorio e non creare degrado, e l’immigrazione è uno dei casi più plateali.
A rischio le nostre donne, madri, sorelle, figlie e anche ragazzini che devono guardarsi bene da questi individui che giorno e notte girovagano per il nostro amato rione. Pertanto se la situazione non tornerà all’ordine sarà opportuno che NOI cittadini di Archi solleviamo le nostre istanze in piazza!

